Il salotto di Chiavenna, dove si fanno le “vasche” è la via Dolzino, storicamente nota come Paart de mèz. Questa via rinascimentale, molto affollata di giorno e quasi deserta la sera, affascina per i suoi antichi palazzi con bei portali ornati di stemmi e scritte e graziosi balconcini. Percorrendo la via Dolzino si possono apprezzare anche interessanti affreschi come al civico 61 (stemmi di famiglie nobili) e al civico 59 (scene bibliche con donne quali protagoniste, Giuditta ed Ester; scene con i re di Francia Enrico III ed Enrico IV, distintisi per l’appoggio dato agli ugonotti). Oltrepassata la piazza Növa, oggi dedicata allo storico Giovan Battista Crollalanza, si incontra la gogna, prevista negli statuti locali per l’esposizione al pubblico disprezzo dei rei di colpe minori. La gogna, detta preda redonda, è stata spostata in angolo a seguito della demolizione del fabbricato dove ora è posta la banca. La piazzetta è oggi dedicata ad Ernesto Ploncher.